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I fratelli Cotti
I fratelli Cotti
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Descrizione
Il casato dei Cotti (o Cotto) è presente negli atti d'archivio dalla metà del Settecento.
Piccolo proprietario enfiteuta dell'Abbazia, quando questa nel 1802 venne soppressa, Pietro Cotti si aggiudicò una parte molto cospicua degli immobili andati all'asta e divenne in breve uno dei più facoltosi possidenti di Grazzano. In particolare comperò l'elegante palazzo situato sulla piazza principale (oggi piazza Cotti), che divenne l'abitazione di famiglia.
Il figlio Giuseppe (m. 1857) accrebbe considerevolmente il patrimonio famigliare, acquistando vaste proprietà in tutto il territorio comunale. Alla metà del secolo risultava possedere beni per un valore imponibile di oltre 200 mila lire.
Pietro Cotti
Nato a Grazzano il 15 giugno 1826 da Giuseppe e Rosa Finazzi.
Avvocato e senatore.
Laureato in Legge, intraprese la carriera giudiziaria, divenendo presidente di sezione della Corte dei Conti; nel 1898 venne nominato senatore del Regno nella cat. VIII (alti magistrati di Cassazione e della Corte dei Conti).
Consigliere comunale a Grazzano dal 1872 al 1884, si adoperò in più occasioni per favorire l’iter di pratiche di concessione di mutui per la realizzazione di opere pubbliche, in particolare la costruzione del nuovo edificio scolastico.
Morì a Roma il 18 gennaio 1912.
Sposato con Isabella Rattazzi (1850-1922), figlia di Urbano, personalità di spicco del Risorgimento piemontese due volte presidente del Consiglio, e di Laetitia Marie Wyse Bonaparte, nipote di Napoleone; da lei ebbe Giacomo Giuseppe (Firenze 1869 – Torino 1936), ingegnere, consigliere comunale e sindaco di Grazzano nei primi anni del Novecento.
Giacomo a sua volta sposò Maria Cazzani, da cui ebbe Tullio Pietro (1903–1963), Pietro (1905–1972), Giovanni Battista (1906–1999), Urbano Pietro (1908–1981) ed Edoardo Vincenzo detto Dino (1909–1980).
All’ingegner Giacomo Giuseppe toccò liquidare i beni appartenenti alla famiglia, di certo la più cospicua della Grazzano ottocentesca, che aveva fondato la propria fortuna sull’acquisto dei beni dell’ex abbazia.
Tullio Cotti
Nato a Grazzano nel 1828 da Giuseppe e Rosa Finazzi; morto celibe nel 1906.
Medico e amministratore pubblico.
Laureatosi in Medicina e chirurgia a Torino nel 1853, poi diplomato anche in Ostetricia, fu medico condotto per i poveri dal 1855 (era noto in paese come ‘l medic Cot), consigliere comunale e sindaco di Grazzano.
Alla sua intraprendenza e al suo patrimonio si deve la formazione della nuova piazza con erezione del muraglione per il gioco del pallone (anno 1882) e la costruzione del nuovo edificio scolastico.
Fondò un legato per l’istituzione di un asilo infantile nel paese natale, poi soddisfatto con l'erezione dell'asilo delle suore di Nevers.
Giuseppe Giacomo Cotti
Nato a Grazzano il 26 aprile 1838 da Giuseppe e Rosa Finazzi.
Militare.
Entrato alla R. Accademia MIlitare di Torino il 19 aprile 1858, l'anno successivo nel grado di sottotenente dei Granatieri si guadagnò la medaglia argento al valore militare nella battaglia di Palestro.
Partecipò all'assedio di Perugia mertitandosi una menzione onorevole e poi alla presa di Capua con una seconda medaglia d'argento.
Promosso capitano del 5° Reggimento Granatieri nel marzo 1861, fu nominato aiutante di campo effettivo del principe Amedeo di Savoia, figlio di Vittorio Emanuele II fratello del futuro re Umberto I.
Durante la battaglia di Custoza (24 giugno 1866), invece di seguire il principe nelle retrovie, chiese e ottenne di restare sul campo. Colpito a morte da una pallottola austriaca in località Monte Torre, il suo corpo scomparve nella mischia.
Venne insignito di medaglia d’oro al valor militare alla memoria e al suo nome è stata intitolata la scuola elementare e dedicata la piazza principale di Grazzano.
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