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La Madonna dei Monti

La Madonna dei Monti


Descrizione

Si trova fuori Grazzano Badoglio, all'altitudine di 380 metri in località Serra dei Monti, lungo il displuvio che separa la provincia di Asti da quella di Alessandria. Amministrativamente è situata in territorio del Comune di Ottiglio, ma appartiene, per ragioni storiche, alla Parrocchia di Grazzano.
L'origine del santuario si fa risalire all'epoca degli Aleramici, fondatori e protettori dell'abbazia di Grazzano. Anche questa piccola chiesa campestre venne affidata alle cure dei Benedettini. Secondo fonti non confermate, durante una spedizione crociata in Terrasanta un marchese avrebbe portato in Monferrato sia le reliquie dei santi Vittore e Corona che una statua proveniente dal monte Carmelo, destinata appunto al santuario.
Carte del XII secolo attestano già la presenza di una ecclesia sanctae Mariae de montibus a lungo contesa tra la comunità di Ottiglio e l'abate di Grazzano.
Dell'antico impianto romanico resta solamente la bellissima abside in conci di tufo, preservata dalle ingiurie del tempo mediante una copertura che univa la chiesa con l'adiacente fabbricato rurale destinato dapprima ad accogliere un eremita e successivamente, dal 1797, una piccola comunità di monaci dell'abbazia trappista di Tamiè, sfuggiti dalle insolenze rivoluzionarie; in seguito vi abitò un mezzadro che coltivava ciò che restava delle 26 moggia di terreno locale, un tempo di pertinenza dell'abbazia.
Nel XVI secolo, per far fronte al grande popolamento della zona, la chiesa fu ricostruita in stile gotico.
Verso la metà dell'Ottocento il Dizionario del Casalis attesta che le celebrazioni alla Madonna dei Monti si svolgevano "col concorso di non pochi forestieri". Per legato di Paolo Redoglia, nel 1875 vi si istituì una cappellania affidata a don Domenico Balbo che svolgeva anche le funzioni di maestro elementare in paese.
Il 13 settembre 1944 la casa colonica fu incendiata dai nazifascisti per rappresaglia, appena dopo la cattura dei partigiani della banda Lenti: il fuoco distrusse il campanile, ricostruito negli anni '60 con il contributo del cementiere Luigi Buzzi.
Nel 1965 la chiesa fu completamente restaurata a spese dell'industriale Pininfarina: i lavori, compiuti sotto la supervisione del professor Umberto Clerici sovrintendente ai monumenti per il Piemonte, terminarono nel 1966, conferendo all'edificio un aspetto neogotico.
Tutti gli anni nella ricorrenza della Vergine del Carmelo (15 luglio) si svolge una Messa solenne con processione nei pressi del santuario.

L'interno è a tre navate, molto sobrio dopo gli ultimi restauri.
Vi si conserva una statua lignea della Madonna del Carmelo scolpita nel 1699 dall'ottigliese Francesco Riccio, romito del santuario.
Le colonne in cotto sono decorate con i quadri della Via Crucis di fattura moderna. L'altare è fatto in pietra da cantone, semplicissimo.
Nel 1854 e presumibilmente fino alla metà del Novecento esistevano due altari laterali (sant'Antonio abate e santa Maria Maddalena) e vi si conservavano, oltre a quella della Madonna, due statue dei santi Vittore e Corona ornate "da colonnette di legno fatte a spira, con parecchi fregi in oro".

Modalità di Accesso

Visitabile esternamente

Dove

Viale Pininfarina

Contatti

Telefono: 0141 925455
Pagina aggiornata il 11/03/2024 11:28:00

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